Polisportiva Santa Maria, la voce di capitan Fariello: “A Villa Literno la mia gioia più grande. Nesta e Samuel due monumenti del mio ruolo”

Visto lo stop ai campionati per via dell’emergenza coronavirus che sta colpendo tutta l’Italia, la Polisportiva Santa Maria ha deciso di tenere compagnia ai propri tifosi attraverso delle interviste ai calciatori. A rilasciare il suo pensiero ai nostri microfoni è Fabio Fariello, capitano della formazione giallorossa che nel suo palmarès può vantare anche la storica promozione in Eccellenza. Di seguito, ecco l’intervista integrale:

Raccontaci della tua esperienza con la Polisportiva Santa Maria?

“La mia esperienza con la Polisportiva è nata 3 anni fa ed è stata un susseguirsi di soddisfazioni. Il primo anno siamo riusciti a riportare il Santa Maria in Eccellenza con la vittoria dei playoff a Villa Literno, l’anno scorso al primo campionato di Eccellenza ci siamo giocati la vittoria del torneo fino alle ultime giornate, mentre quest’anno a 7 giornate dalla fine siamo in testa alla classifica con 5 punti di vantaggio sulla seconda. Ci tengo a sottolineare però che oltre alle grandi soddisfazioni che sto avendo dal punto di vista sportivo, sono felicissimo di aver conosciuto in questi tre anni tante belle persone che fanno parte della famiglia giallorossa, a partire dai componenti della società fino ad arrivare ai tifosi.”

Qual è l’arma vincente, secondo te, di questa squadra?

“L’arma vincente di questa squadra è senza dubbio il gruppo e la società . Un gruppo composto innanzitutto da persone perbene e da ragazzi che nel momento di difficoltà sanno tirare fuori gli attributi, cosa fondamentale per vincere le partite. Dopodiché una società che non ci fa mancare nulla, e che nei momenti più difficili sa come starci vicino.”

Come nasce la tua passione per il calcio?

“La passione per il calcio la porto con me fin da quando ero piccolo, ovviamente ha aiutato molto il fatto che anche mio padre fosse innamorato di questo sport, perciò diciamo che è un vizio di famiglia.”

Qual è il tuo momento calcistico più bello che puoi raccontarci?

“Il momento calcistico più bello è quello che ancora deve venire, però se proprio sono costretto a sceglierne uno, dico la vittoria nella finale playoff di tre anni fa. Vedere la nostra gente piangere di gioia ed in particolar modo la felicità del nostro “piccolo grande” presidente Alfonso e la festa che ne è susseguita è qualcosa che non si può spiegare.”

A quale calciatore t’ispiri?

“Non credo di ispirarmi a qualcuno, anche perché sarebbe impossibile potersi paragonare ai fenomeni che vediamo in tv. Posso solo dire che impazzivo nel veder giocare Nesta e Walter Samuel. Credo siano stati loro i più forti difensori degli ultimi 20 anni.”

Cosa fai quando non dai un calcio a un pallone?

“Credo di essere un ragazzo molto tranquillo, e quando non gioco a calcio preferisco passare il mio tempo con le persone che amo, senza però perdere mai di vista gli obiettivi nell’ambito calcistico, aspettando il prossimo allenamento o la prossima partita.”

Il tuo messaggio in un momento così delicato per tutta la nostra Nazione?

“Egoisticamente parlando credo che questa emergenza si è presentata nel momento meno opportuno visto il buon periodo che stava attraversando la squadra. Però obiettivamente queste sono cose di gran lunga più importanti del calcio, e quando tutto questo sarà finito ritornare alla normalità sarà la vittoria più grande. Mi sento solamente di dire che in questo momento così difficile, quello che tutti noi possiamo e dobbiamo fare è restare a casa e rispettare le regole. Questo ci permetterà di uscire più velocemente da questa brutta situazione, e presto ritorneremo a gioire per le cose belle della vita.”

 

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