Campionato fermo, allenamenti fermi. Tutto fermo. E noi allora ne approfittiamo per conoscere un pò meglio i nostri calciatori. Oggi tocca a Rosario De Sio, mezzala di centrocampo, esterno basso o alto, insomma un vero e proprio jolly per mister Pirozzi che difficilmente rinuncia alla sua dinamicità. Di seguito, ecco l’intervista integrale:
Raccontaci della tua esperienza con la Polisportiva Santa Maria?
“E’ il secondo anno che faccio parte di questa splendida famiglia, e per me è grande onore. Società fatta di uomini veri e persone sulle quali puoi sempre contare. Per me è motivo d’orgoglio rappresentarla.”
Qual è l’arma vincente, secondo te, di questa squadra?
“L’arma in più è lo spogliatoio. Siamo una grande famiglia e andiamo tutti d’accordo. E’ difficile creare uno spogliatoio così, poi con uno showmen come Landolfi nello spogliatoio è difficile non divertirsi!”
Come nasce la tua passione per il calcio?
“La mia passione per il calcio nasce da quando ero piccolo. Ho iniziato la scuola calcio a soli tre anni e mezzo, con il gruppo dei ragazzi più grandi di me. Il mister diceva sempre di stare attenti al “piccolino”, però io già a quell’età mi buttavo ovunque tra scivolate e botte!”
Qual è il tuo momento calcistico più bello che puoi raccontarci?
“Il momento calcistico più bello è stato quello di indossare la maglia della Nazionale. Quella credo sia la scena che non dimenticherò mai nella mia vita.”
A quale calciatore t’ispiri?
“Nel calcio mi sono sempre piaciuti Javier Zanetti e Nainggolan. Zanetti per la sua classe e l’essere leader trascinatore, di migliorarsi sempre. Nainggolan, invece, per la sua cattiveria agonistica, grinta, caparbietà, il non mollare mai su nessun pallone.”
Cosa fai quando non dai un calcio a un pallone?
“Quando non do a calci un pallone coltivo un altro mio hobby che è la palestra, o giocare alla Play Station con i miei amici, o vedere una serie tv su Netflix.”
Il tuo messaggio in un momento così delicato per tutta la nostra Nazione?
“Il messaggio che voglio dare alla nostra Nazione è quello di non mollare, di rispettare le restrizioni che ci sono state date. Solo così possiamo uscire al più presto da questa situazione. Restiamo a casa!”