Polisportiva Santa Maria, Simonetti: “Venire qui è stato bello. A Napoli la mia esperienza più bella”

Campionato fermo, allenamenti fermi. Tutto fermo. E noi allora ne approfittiamo per conoscere un pò meglio i nostri calciatori. Oggi tocca a Francesco Simonetti, centrocampista centrale classe 1991 arrivato in estate per offrire a Pirozzi un regista di grande qualità e carisma. Simonetti è cresciuto nel settore giovanile del Napoli, dove ha anche preso parte al Campionato Primavera C realizzando 5 goal in 48 presenze, senza dimenticare l’esordio nel prestigioso Torneo di Viareggio sempre con la maglia azzurra. In carriera, inoltre, ha anche vestito le maglie di Siracusa, Torres, Chieti, Castrovillari e Messina. Di seguito, ecco l’intervista integrale:

Raccontaci della tua esperienza con la Polisportiva Santa Maria?

“Scegliere Santa Maria è stato facile, non solo per la serietà della società e dello staff tecnico. Ciò che mi ha spinto maggiormente sono stati gli obiettivi. Sin dall’inizio ho visto che si trattava di un progetto serio e di una società molto ambiziosa che puntava a fare un campionato di vertice”.

Qual è l’arma vincente, secondo te, di questa squadra?

” Adesso è facile dire che l’arma vincente di questa squadra è il gruppo, perchè noi siamo diventati gruppo soprattutto nei momenti difficili. Posso dire che la nostra arma vincente è la professionalità che contraddistingue uno di noi. Oguno di noi sa quello che deve fare dentro e fuori dal campo. Questo penso che abbia facilitato tutti noi per far sì che diventassimo un gruppo forte e coeso”.

Qual è il tuo momento calcistico più bello che puoi raccontarci?

“Di momenti calcistici belli ne ho vissuti tanti, oltre ovviamente anche a quelli brutti. Citare il campionato vinto a Messina in Lega Pro è troppo facile, quindi per me il momento più bello è quello di aver avuto la possibilità nel settore giovanile del Napoli di allenarmi con la prima squadra alla corte di Mazzarri, con campioni del calibro di Hamsik, Cavani, Lavezzi e Cannavaro”.

A quale calciatore t’ispiri?

“Il mio calciatore preferito è Totti, però se devo parlare del mio ruolo mi piacciono Verratti, De Rossi e Pizarro ai tempi della Roma”.

Cosa fai quando non dai un calcio a un pallone?

“Fortunatamente non ho abbandonato gli studi. Contemporaneamente al calcio frequento l’università di scienze motorie, e in estate se tutto andrà bene dovrei laurearmi”.

Il tuo messaggio in un momento così delicato per tutta la nostra Nazione?

“Colgo l’occasione per salutare tutta la gente di Santa Maria che sono persone fantastiche. Il messaggio che vorrei mandare a tutti è quello di restare a casa, con la speranza e l’augurio di rivederci e di riabbracciarci il prima possibile, perchè questo vorrà dire che avremmo sconfitto il virus e potremmo ritornare a fare quello che amiamo di più, ossia giocare a calcio”.

 

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