Campionato fermo, allenamenti fermi. Tutto fermo. E noi allora ne approfittiamo per conoscere un pò meglio i nostri calciatori. Oggi tocca a Marco Di Mauro, attaccante classe 2002 cresciuto nel settore giovanile giallorosso. Il giovanissimo Di Mauro, inoltre, è reduce da buoni anni di apprendimento passati nel settore giovanile della Salernitana. Di seguito, ecco l’intervista integrale:
Raccontaci della tua esperienza con la Polisportiva Santa Maria?
“Sicuramente una nuova esperienza, visto che non avevo mai partecipato a un campionato del genere. Oltre a questo, sono entrato a far parte di un gruppo vincente e di una società vincente. Ho ricevuto sempre il massimo da entrambi”.
Qual è l’arma vincente, secondo te, di questa squadra?
“L’arma vincente della squadra è sicuramente il gruppo. Siamo molto uniti, e grazie al legame che si è venuto a creare tra ognuno di noi siamo riusciti più volte a risollevarci da situazioni difficili”.
Come nasce la tua passione per il calcio?
“E’ una passione che mi ha trasmesso mio fratello. In famiglia è l’unico, insieme a me, ad aver praticato questo sport. E’ una passione che coltivo da quando ero bambino, anche se non è stato il primo sport che ho praticato”.
Qual è il tuo momento calcistico più bello?
“Il momento più bello l’ho avuto ai quarti di finale dei playoff del campionato regionale 2016/17 nella gara di ritorno che si è disputata al Carrano. Abbiamo vinto 2-0 con una mia doppietta, ma la cosa più bella è che avevamo una cornice di pubblico notevole nonostante si trattasse di un campionato giovanile”.
A quale calciatore t’ispiri?
“Il mio calciatore preferito è Lewandowski. M’ispiro sicuramente a lui”.
Cosa fai quando non dai un calcio a un pallone?
“Vado ancora a scuola, quindi le ore che dedico agli allenamenti cerco di impiegarle nello studio, ma trovo sempre un pò di spazio per i videogiochi”.
Il tuo messaggio in un momento così delicato per tutta la nostra Nazione?
“Dobbiamo essere tenaci e fare tesoro di tutto quello che è accaduto, che sta accadendo e che accadrà per non riprendere delle abitudini negative che nella vita di tutti i giorni non ci accorgevamo di avere. D’altronde non tutti i mali vengono per nuocere. Bisogna resistere ancora un pò, i bei momenti ritorneranno”.