Polisportiva Santa Maria, Spinelli: “Investimenti e organizzazione societaria. I ragazzi devono prima divertirsi”

Campionato fermo, allenamenti fermi. Tutto fermo. E noi allora ne approfittiamo per conoscere un pò meglio i nostri calciatori, e anche chi fa parte del settore giovanile giallorosso. Oggi tocca ad Antonio Spinelli, direttore organizzativo del settore giovanile giallorosso. Di seguito, ecco l’intervista integrale:

Raccontaci della tua esperienza con la Polisportiva Santa Maria

“La mia esperienza con la Polisportiva è iniziata circa 5 anni fa. Ho accettato con piacere l’incarico. Sicuramente un esperienza fantastica dove ho conosciuto persone con cui ho legato molto anche fuori dal rettangolo di gioco”.

Qual è l’arma vincente, secondo te, per arrivare da essere scuola calcio elite?

“L’arma vincente per essere una scuola calcio elite è sicuramente quella di mettere alla base investimenti da parte della società su tecnici qualificati e preparati, e una grande organizzazione dirigenziale, cosa che nella nostra società esiste”.

Come nasce la tua passione per il calcio?

“La mia passione per il calcio nasce da bambino, poi consolidata avendo giocato diversi campionati a livello dilettantistico. Ora cerco di mettere a disposizione dei più giovani la mia esperienza”.

Qual è il tuo momento calcistico più bello che puoi raccontarci?

“La mia esperienza più bella in riferimento a questi cinque anni che collaboro con la Polisportiva è sicuramente la vittoria dello spareggio Promozione, e aggiungerei gli ottimi campionati fatti con le categorie 2001 e 2002”.

Il bilancio sul tuo lavoro svolto in questi anni a Santa Maria?

“Il mio bilancio credo sia abbastanza positivo. In collaborazione con il direttore generale Alberico Guariglia e Domenico Giannella , siamo arrivati a mettere a disposizione della prima squadra ottimi elementi. Inoltre, anche altre squadre nel nostro comprensorio hanno ragazzi cresciuti nel nostro vivaio”.

Qual è, secondo te, l’aspetto più importante da trasmettere ai ragazzi?

“L’aspetto più importante da trasmettere ai ragazzi è quello di divertirsi con il calcio, ma nel momento in cui si va in campo bisogna dare tutto sé stessi sia negli allenamenti che nelle gare. Poi il resto verrà da solo”.

Cosa richiede il ruolo del direttore organizzativo del settore giovanile?

“E’ un lavoro dove spesso si lavora dietro le quinte, ma con estrema pazienza bisogna cercare di risolvere tante problematiche, a partire da quelle familiari fino a quelle di organizzazione calcistica”.

Il tuo messaggio in un momento così delicato per tutta la nostra Nazione?

“Colgo l’ occasione di ringraziare la società per la fiducia che mi è stata data, e spero che questo momento passi velocemente. Il calcio mi manca!”

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